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5 cose da sapere sul lascito testamentario

Essere solidali verso il prossimo è una pratica che fa bene alla società e un valore imprescindibile se si vuole vivere in un mondo migliore. Ci sono molti modi diversi di fare solidarietà e, tra questi, le donazioni in favore di enti no profit tramite lascito testamentario è uno dei più importanti per dimostrare vicinanza e supporto verso chiunque si trovi in situazioni di bisogno, difficoltà o vulnerabilità.

Queste realtà operano, infatti, in attività di interesse generale e utilità sociale: dalla sanità all’educazione, dall’ambiente all’assistenza umanitaria, aiutano le persone più svantaggiate e le comunità che si trovano in condizioni di emergenza in ogni parte del mondo. Ad esempio, grazie ai finanziamenti che riceve tramite le donazioni, da 50 anni Medici Senza Frontiere salva vite nel cuore dei conflitti, delle epidemie e delle catastrofi naturali, intervenendo tempestivamente ed efficacemente.

Donare a questi enti significa quindi praticare concretamente la solidarietà.

Nello specifico, fare un lascito testamentario sul sito di MSF rappresenta un gesto vitale per finanziare i progetti di assistenza medica, supporto psicologico, vaccinazioni, cibo e acqua potabile che questa organizzazione umanitaria non governativa attiva in tutte le emergenze umanitarie.

Che cos’è un lascito testamentario

Il lascito testamentario viene chiamato anche testamento solidale: si tratta di un atto ufficiale, inserito all’interno del proprio testamento, che dichiara che al momento del decesso tutta o una parte del proprio patrimonio deve essere destinata a uno o più enti beneficiari.

Non è obbligatorio ma, al contrario, è un gesto libero che ognuno può decidere di compiere in totale autonomia e che permette di lasciare un impatto prezioso nel mondo nel momento esatto in cui si smette di vivere.

Il lascito testamentario è valido per Legge

Il lascito testamentario è un gesto solidale che non danneggia la propria famiglia, in quanto per legge ai familiari viene in ogni caso destinata la quota legittima, cioè quella parte di beni che gli spetta di diritto.

Solo la quota disponibile, ossia la parte di eredità di cui ognuno è libero di disporre come meglio crede, può essere lasciata a enti no profit. Per questo motivo il lascito testamentario rispetta la legge e salvaguarda i diritti di ogni persona coinvolta.

Come si fa il lascito testamentario

Per poter fare un lascito testamentario occorre fare testamento. Questo può essere scritto interamente a mano in forma privata (testamento olografo), fatto compilare da un notaio alla presenza di due testimoni (testamento pubblico) oppure redatto in forma privata e poi consegnato in busta chiusa ad un notaio, sempre alla presenza di 2 testimoni (testamento segreto). All’interno, va specificata in modo chiaro la volontà di donare parte dei propri beni a un ente no profit.

Cosa si può lasciare tramite il lascito testamentario

Nel lascito testamentario si può scegliere di donare una somma di denaro di qualunque entità, che può essere sotto forma di conto corrente, titoli, azioni, obbligazioni, libretti/buoni postali, fondi di investimento o TFR.

Si possono anche destinare a organizzazioni no profit beni mobili (opere d’arte, gioielli, automobili) e beni immobili (appartamenti, terreni, box, fabbricati). Inoltre, è possibile lasciare a questi enti le proprie polizze assicurative, così come l’intero patrimonio.

Nominare un esecutore del lascito testamentario

Nominare un esecutore testamentario non è obbligatorio, ma è consigliato nel caso in cui la situazione patrimoniale sia articolata e vi sia più di un beneficiario. Rappresenta anche una scelta valida se si vuole essere completamente sicuri che le proprie volontà vengano correttamente rispettate. L’esecutore testamentario, generalmente un notaio o un avvocato, diventa la persona designata con il compito di dar seguito alle disposizioni testamentarie.

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