“Protestiamo contro l’ulteriore messa in scena di un’opera già vista: si promettono risorse, mezzi, strumenti e al momento dei fatti si fa retromarcia e si tradiscono i giuramenti“. Questo il duro attacco al Governo da parte dei Sindacati di Polizia Siulp, Siap, Silp, Ugl, Consap e Coisp che lamentano la mancanza di investimenti nel Comparto Sicurezza e Difesa e l’assenza di fondi per il rinnovo contrattuale, per la retribuzione delle indennità, per il riconoscimento della specificità e per il riordino delle carriere. Pronta la mobilitazione generale.
“Nel corso di un’audizione alla Presidenza del Consiglio, il Governo ha illustrato la sua politica dicendo che prima ci sarebbero stati i tagli e poi gli investimenti. I tagli li abbiamo visti, e tutti gli uffici di polizia sono in crisi e non possono più far fronte alle emergenze quotidiane. Gli investimenti invece no – si legge in una nota.
Denunciamo anzi ad oggi la pressoché totale assenza di fondi per il rinnovo contrattuale degli operatori della sicurezza, per la retribuzione delle indennità, per il riconoscimento della specificità e per il riordino delle carriere che serve a ridisegnare un sistema sicurezza attuale ed adeguato alle accresciute e mutate esigenze di sicurezza del nostro Paese. Denunciamo invece i tagli dell’85% sulle spese per l’armamento della polizia di stato, del 56% sulle spese per l’ordine pubblico, del 20% sulle spese di riscaldamento degli uffici.
Denunciamo tagli per 16 milioni di euro sullo straordinario dei poliziotti. Per questi motivi, per poter garantire una sicurezza reale ai cittadini e condizioni di oggettiva agibilità per i poliziotti, i sindacati di polizia proclamano la mobilitazione generale contro la fallimentare politica del governo sulla sicurezza. Nei prossimi giorni ulteriori iniziative sul territorio nazionale daranno corpo alla nostra protesta – concludono i sindacati“.