Addio Facebook. L’annuncio di Zuckerber: “Da oggi si chiamerà Meta“.
La notizia era nell’aria già da tempo, ma ora è diventata ufficiale.
Durante la conferenza annuale di Facebook – Connect – il fondatore del social più noto al mondo ha illustrato la nuova fase dell’azienda.
“Sono orgoglioso di quello che abbiamo costruito fino ad oggi e aspetto con entusiasmo quello che verrà domani, superando i vincoli del presente, degli schermi, dei confini dello spazio e della fisica, per spostarci verso un futuro dove tutti possono essere sempre presenti gli uni con gli altri, creare nuove opportunità e fare nuove esperienze” – ha dichiarato Zuckerberg.
E ancora: “La nostra missione rimane la stessa, si tratta sempre di unire le persone. Le nostre app e i loro brand non cambiano: siamo sempre la compagnia che progetta tecnologia attorno alle persone” – prevedendo di raggiungere un miliardo di persone nel prossimo decennio.
Addio Facebook: nasce Meta
In realtà – come sottolineato dal creatore stesso – Meta, il cui significato è oltre, sarà il nuovo nome della società che ha sotto il suo controllo Facebook, Instagram, Messenger, WhatsApp, Quest VR, la piattaforma Horizon VR e altro, i cui nomi invece resteranno invariati.
“Siamo visti come un social media, ma nel nostro Dna siamo una società che costruisce tecnologia per connettere le persone. Mi auguro che nel tempo saremo visti come una società di metaverso“ – ha sottolineato Zuckerberg.
Il social – che è entrato nelle case di milioni e milioni di famiglie a partire dal 2004 – continuerà dunque a chiamarsi Facebook, ma si inserirà in un mondo social rinnovato e ridefinito: un metaverso per l’appunto.
Sarà un posto dove la gente potrà interagire, lavorare e creare prodotti e contenuti in un nuovo ecosistema che potrebbe creare milioni di posti di lavoro per i creatori.
L’annuncio ha avuto come primo effetto quello di far decollare i titoli della società di Zuckerberg in Borsa, dove è arrivata a guadagnare il 4,3%.
Cosa cambierà con il “metaverso”
Addio Facebook. Oltre al cambio del nome, cambierà anche l’icona: non sarà più infatti la classica “F”, questa verrà sostituita con un simbolo simile all’infinito – leggermente più schiacciato – che rimarrà di colore blu.
Il metaverso rappresenterà dunque un misto tra virtuale, online e realtà aumentata, un progetto per cui sono stati investiti circa 10 miliardi di dollari.
Un insieme di spazi virtuali dove si potrà creare ed esplorare con altre persone che non sono nel nostro stesso spazio fisico, un luogo online dove si può fare praticamente di tutto: “interagire con gli amici, lavorare, giocare, imparare, comprare, creare e molto altro”.
Se fino ad oggi le applicazioni di realtà aumentata si sono basate principalmente sull’interazione dell’utente con il mondo fisico – pur con aggiunte digitali – il metaverso farà un passo in più.
Tutte le esperienze possibili verranno inserite all’interno di una galassia virtuale iperconnessa – in cui non si entrerà tramite computer o telefoni, ma con visori e cuffie speciali – che sarà in grado di sostituirsi, piuttosto che sovrapporsi, al mondo reale.
Il confine tra realtà fisica e virtuale – intesa come digitale – diventerà sempre più labile.
Per sviluppare un’idea così ambiziosa, bisognerà andare oltre alla dimensione bidimensionale dello schermo, motivo per cui lo scopo sarà proprio quello di rendere accessibile a tutti la realtà aumentata, sviluppando Quest e Quest 2: visori realizzati da Oculus, una della società dell’universo di Meta.
“É un futuro che va al di là di una singola azienda e che sarà fatto da tutti noi” – ha concluso Zuckerberg.
Una rivoluzione nel momento peggiore della sua storia
La svolta di Facebook arriva in realtà mentre la società è alle prese con quella che secondo molti è la peggiore crisi della sua storia.
Le rivelazioni dei Facebook Papers – migliaia di pagine di documenti e rapporti interni rubati e pubblicati da un’ex dipendente pentito – ha provocato difatti migliaia di polemiche.
Rivelazioni che hanno mostrato un Facebook in cui i profitti sono stati messi al di sopra di tutto, anche della sicurezza degli amici.
Un Facebook a conoscenza dei problemi della sua piattaforma e di come il suo algoritmo ha esacerbato divisioni e odio.
Rivelazioni che hanno riportato il social nel mirino delle autorità americane.
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