Il Governo Draghi, con il testo del decreto Sostegni bis, da una spinta e un sostengo economico ai giovani italiani sull’acquisto degli immobili con il “bonus prima casa”.
Il “bonus prima casa” permette di beneficiare della garanzia di Stato dell’80% del finanziamento.
L’agevolazione è rivolta agli under 36 con un ISEE inferiore ai 40mila euro. La categoria, secondo il Ministero del lavoro, rappresenta il 40% dei giovani italiani.
Partendo dal 24 giugno 2021 e fino al 30 giugno 2022 si ha la possibilità di fare domanda d’accesso al Fondo di garanzia per l’acquisto di prima casa, strumento istituito che dal 2014 aiuta le famiglie e le giovani coppie ad accedere al mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale.
Il bonus, accanto alla percentuale della quota capitale del finanziamento, garantirà l’esenzione delle imposte di registro, ipotecaria e catastale.
Nello specifico, i finanziamenti erogati agli under 36 per comprare, costruire o ristrutturare la prima casa, sono esenti dall’imposta sostitutiva di bollo, ipotecarie, catastali, imposte di registro e delle tasse sulle concessioni governative.
A capo dell’acquirente rimarrebbero comunque le spese del notaio, gli eventuali costi dell’agenzia immobiliare e quelli dell’istruttoria della pratica di mutuo da parte della banca.
Nel caso di vendita soggetta a IVA è attribuito un credito d’imposta di ammontare pari all’imposta corrisposta in relazione all’acquisto.
La somma riconosciuta può essere usata per pagare le imposte di registro, ipotecaria e catastale oltre all’Irpef.
Il bonus prima casa non solo per i giovani
Insieme ai giovani italiani, c’è un’altra categoria che può beneficiare del bonus, si tratta dei nuclei familiari mono genitoriali con minori a carico e i conduttori di alloggi delle case popolari.
Anche in questi casi, la domanda dovrà essere presentata entro il 30 giugno 2022.
Il bonus visto dai giovani italiani
Anche se il bonus offre un ottimo sostegno economico, i giovani sono orientati, per via dell’instabilità reddituale, ad avere un atteggiamento prudente verso qualsiasi tipo di finanziamento.
C’è da dire che, la garanzia statale insieme alle agevolazioni sulle tasse può risultare una valida alternativa all’affitto.