Gesto per segnalare violenza domestica salva una minorenne del North Carolina.
È quanto successo in Kentucky, dove un’automobilista, alla guida del veicolo vicino a quello del rapinatore, ha colto il gesto lanciato dalla sedicenne ed è riuscito a salvarla chiamando la polizia.
Secondo le ricostruzioni, infatti, la ragazzina era scomparsa da giorni e di lei non si avevano tracce.
A rapirla è stata il 61enne James Herbert Brick, il quale l’aveva prima portata dal North Carolina all’Ohio, dove pare avesse dei parenti, per poi spostarsi in Tennessee e Kentucky.
“Non sappiamo per quanto tempo abbia provato ad attirare l’attenzione dei passanti durante il viaggio” – ha spiegato il vicesceriffo Gilbert Acciardo alla Cnn, continuando: “Per fortuna non si è arresa e, alla fine, qualcuno si è accorto di lei e ci ha permesso di salvarla”.
L’uomo che ha notato la povera ragazza ha seguito l’auto – una Toyota argentata – per oltre sette miglia, consentendo alla polizia di intercettarla quasi immediatamente e mettere in salvo la vittima.
La 16enne è potuta così ritornare sana e salva a casa, mentre il suo rapitore è stato arrestato e dovrà rispondere di sequestro di persona e possesso di materiale pedopornografico.
TikTok, il gesto per segnalare violenza domestica
I social network, se usati con criterio e responsabilità, possono davvero salvare la vita.
La giovane in ostaggio è infatti riuscita ad attirare l’attenzione dell’automobilista dal proprio finestrino, riproducendo i gesti che aveva imparato su TikTok per chiedere aiuto in caso di violenza domestica.
Qualche anno fa, erano state la Canadian Women’s Foundation e la Women’s Funding Network – con sede negli Stati Uniti – a lanciare sul web quei gesti in successione, diventati subito virali, durante i primi giorni della pandemia.
Nessuna parola, nessun cartello, solo quattro gesti: la mano sollevata all’altezza del viso, il palmo rivolto verso l’esterno, il pollice piegato verso l’interno e il resto delle dita ad avvolgerlo, come in un pugno.
Si tratta di un gesto che segnala l’allarme di una vittima di violenza domestica, ma si può utilizzare anche come generica richiesta di aiuto.
Il celebre gesto con le mani è stato creato – difatti – per aiutare le donne a fronteggiare l’aumento della violenza domestica a causa dell’aumento delle misure di contenimento che si sono avute per cercare di combattere il Covid-19, costringendo molte donne abusate a restare in casa con i propri aggressori.
I social media, TikTok in particolare, hanno così contribuito in modo impressionante a diffondere questo segnale: un mix di tre gesti delle mani che vogliono dire “violenza a casa”, “ho bisogno di aiuto” e “violenza domestica”.
In uno dei video più famosi, che ha più di 3,5 milioni di visualizzazioni e 130.000 condivisioni, una donna dimostra come utilizzare silenziosamente i segnali durante una videochiamata con un amico, per cercare aiuto.
Un’iniziativa, questa, che permette a vittime innocenti di salvarsi da qualsiasi tipo di violenza, merito del potere della condivisione dei social e della solidarietà delle persone.
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