I turisti italiani che si avventurano in zone a rischio costringendo la comunità ad un’operazione di soccorso, potranno vedersi richiedere dallo Stato il risarcimento delle spese.
E’ quanto previsto da un pacchetto di misure proposte dal Copasir (comitato parlamentare per la sicurezza) che invita alla prudenza i viaggiatori più temerari. Sono naturalmente esclusi i funzionari di organizzazioni internazionali, i religiosi o i membri di Ong che operino in base a progetti nazionali, comunitari o internazionali.
“Noi dobbiamo in ogni caso assistere tutti gli italiani e difendere la loro vita messa a rischio, però bisogna scoraggiare quanti si recano per viaggi di piacere in luoghi molto pericolosi e poi, giustamente, chiedono l’intervento dello Stato per liberarli – ha detto il presidente del Copasir, Francesco Rutelli. Occorre stabilire che in tutti i casi in cui il comportamento di un connazionale sia stato inescusabilmente imprudente – ad esempio se qualcuno si avventurasse con il proprio yacht a largo della Somalia, dove solo nel 2008 sono state attaccate dai pirati 111 imbarcazioni – tutte le spese sostenute dallo stato italiano per garantire la necessaria assistenza dovranno essere rimborsate“.
Ecco i punti centrali della proposta del Copasir:
- Migliorare l’informazione al pubblico, ad esempio collegando il sito ‘viaggiaresicuri’della Farnesina con portali e siti delle agenzie di viaggio e tour operator;
- Obbligo di stipulare un’assicurazione per chi viaggia in aree meno sicure e per coprire le spese di intervento;
- Costituire un Fondo per fronteggiare le spese di situazioni impreviste (come è avvenuto nel caso recente dei 1.200 turisti bloccati nell’aeroporto di Bangkok in Thailandia). Un’ipotesi che va necessariamente concordata con gli operatori turistici, poiché il Fondo sarebbe da alimentare con una pur minima maggiorazione, anche solo di qualche decina di centesimi, dei titoli di viaggio; ipotesi che in nessun modo deve essere confusa con una sorta di nuova tassa sui turisti, che ovviamente nessuno propone;
- Stabilire attraverso una norma apposita che in tutti quei casi in cui il comportamento dei nostri connazionali è stato inescusabilmente imprudente, tutte le spese sostenute dallo Stato per l’assistenza dovranno essere rimborsate.