Il miliardario britannico Richard Branson sarà a sorpresa nello spazio l’11 luglio 2021 a bordo del razzo Unity – quando in Italia saranno le 15.
L’evento avverrà nove giorni prima di Jeff Bezos, Ceo di Amazon e fondatore della compagnia spaziale Blue Origin, che aveva invece annunciato il primo volo commerciale del suo razzo New Shepard il 20 luglio.
Si tratta del quarto test con un equipaggio – il 22esimo in assoluto – ma per la prima volta saranno presenti sei persone a bordo, compresi i due piloti.
Ad annunciarlo è stato lo stesso Richard attraverso una serie di post sui social e un video di presentazione dell’equipaggio della prima missione spaziale privata della storia.
Con Branson (Astronaut 001) ci saranno infatti i piloti Dave Mackay e Michael Masucci e i passeggeri Sirisha Bandla (Astronaut 004), Colin Bennett (Astronaut 003) e Beth Moses (Astronaut 002), tutti manager di Virgin Galactic che dovranno soprattutto valutare il tutto, in vista dell’inizio vero e proprio dei voli turistici, per i quali già almeno 700 aspiranti astronauti – tra cui molti Vip – si sono prenotati, pagando circa 200mila dollari.
Lo ha reso noto anche la sua azienda Virgin Galactic, che ha sviluppato una navicella capace di voli suborbitali. Queste le parole: “La finestra per il prossimo volo di prova di SpaceShipTwo Unity si apre l’11 luglio, in attesa dei controlli meteorologici e tecnici. Branson valuterà l’esperienza dell’astronauta privato e si sottoporrà allo stesso addestramento, preparazione e volo dei futuri astronauti Virgin Galactic. L’azienda utilizzerà le sue osservazioni sulla sua formazione e sull’esperienza di volo per migliorare il viaggio di tutti i futuri clienti astronauti”.
Anche l’Aeronautica militare italiana – con una navetta di Virgin Galactic – volerà nello spazio probabilmente ad ottobre 2021, secondo un accordo per un volo suborbitale. Lo scopo sarà quello di effettuare esperimenti scientifici e clinici con piloti e ricercatori del reparto sperimentale volo di Pratica di mare, vicino Roma.
Cosa succederà l’11 luglio
Branson e i suoi compagni di viaggio effettueranno un volo suborbitale raggiungendo i confini dello Spazio, senza però entrare in orbita. La navetta – rilasciata in quota da un aereo madre – si arrampicherà verso lo Spazio spinta dal suo motore a razzo, disegnando una grande parabola alla fine della quale gli astronauti sperimenteranno la microgravità per qualche minuto prima di ritornare sulla Terra.
“Quando ritorneremo, annuncerò qualcosa di molto eccitante per dare a un numero più ampio di persone la possibilità di diventare astronauta. Perché lo Spazio appartiene a tutti noi” – ha annunciato infine Branson.
Il successo di Richard Branson
Nato a Londra il 18 luglio 1950, Richard Charles Nicholas Branson è un imprenditore britannico, fondatore del Virgin Group, il quale comprende oltre 400 società.
Sono numerose le attività che fanno parte del suo marchio – Virgin – tra cui: compagnie aeree, assicurazioni pensionistiche, carte di credito, autonoleggi, e la Virgin Galactic.
Ha intentato e vinto una causa legale contro la compagnia aerea di bandiera inglese, in merito ai famosi dirty tricks.
Secondo quanto fornito dalla rivista Forbes, nel 2020 il suo patrimonio ammonta a circa 4,3 miliardi di dollari.
Inoltre, il 17 ottobre 2011 ha inaugurato – nel deserto del Nuovo Messico negli Usa – lo “Spaceport America”, ovvero il primo aeroporto spaziale della storia, firmato dall’architetto britannico Norman Foster.
La prima navetta è chiamata “SpaceShipTwo” e l’entrata in servizio era stata prevista per il 2012-2013, avendo come obiettivo quello di portare i primi turisti nello spazio ad un prezzo medio di 200.000 dollari.
Il 31 ottobre 2014, però, l’aeronave SpaceShipTwo è esplosa in volo sopra il Deserto del Mojave, pochi istanti dopo essere stata sganciata dall’aereo madre. L’incidente è accaduto infatti pochi secondi dopo l’accensione dei propri propulsori, causando la morte del copilota e il ferimento grave del pilota.
L’aeronave SpaceShipTwo ha superato poi la fatidica quota di 100 km il 13 dicembre 2018.
Insomma, pare quindi che si stia per inaugurare la nuova era della cosiddetta Space economy, ovvero quella dello sfruttamento dello Spazio a scopi commerciali e anche turistici.
L’idea, infatti, è quella di offrire brevi corse appena fuori dall’atmosfera, con un panorama spettacolare e dove è percepibile per alcuni minuti l’assenza di gravità. Oltre ai ricchi turisti spaziali, voleranno ricercatori e scienziati delle agenzie governative e delle società che sviluppano la tecnologia spaziale.
“Dopo oltre 16 anni di ricerca, ingegneria e test, Virgin Galactic è all’avanguardia di una nuova industria spaziale commerciale, che è destinata ad aprire lo spazio all’umanità e cambiare il mondo per sempre” – ha dichiarato l’imprenditore.