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Strage della piazza della Loggia: Brescia ricorda l’attentano di 47 anni fa

Il 28 maggio si ricorda la strage della piazza della Loggia, una data che ancora oggi rimane impressa nei ricordi dei bresciani e dell’Italia intera.

Erano le 10.12 del 28 maggio 1974 quando un ordigno nascosto all’interno di un cesto di rifiuti esplose causando la morte di 8 persone e più di 100 feriti.

Dinamiche dell’attentato

Erano gli Anni di Piombo e, quel giorno, molte persone scesero in piazza per manifestare contro gli attentati neofascisti che, in quel periodo, seminavano paura e destabilizzavano le istituzioni democratiche.

La “strategia della tensione”, così venne chiamata questo susseguirsi di attentati che sconvolse tutta l’Italia.

Il 28 maggio del 1974, un gruppo chiamato “Ordine Nuovo” appartenente a un gruppo nazifascista nascose del tritolo in un cestino provocando la morte di alcuni manifestanti.

Le vittime della strage della piazza della Loggia

Secondo Ansa, nell’esplosione, 3 persone morirono sul colpo, altre 3 durante il trasporto in ospedale e 2 morirono dopo ore di agonia.

Le vittime che persero la vita quel 28 maggio 1974 sono:

  • Giulietta Banzi Bazoli, 34 anni, insegnante di francese.
  • Livia Bottardi in Milani, 32 anni, insegnante di lettere alle medie.
  • Alberto Trebeschi, 37 anni, insegnante di fisica.
  • Clementina Calzari Trebeschi, 31 anni, insegnante.
  • Euplo Natali, 69 anni, pensionato, ex partigiano.
  • Luigi Pinto, 25 anni, insegnante.
  • Bartolomeo Talenti, 56 anni, operaio.
  • Vittorio Zambarda, 60 anni, operaio.

Il funerale si svolse nella stessa Piazza della Loggia in presenza del capo dello stato Giovanni Leone, del presidente del consiglio Mariano Rumor e dei principali leader di partito.

La cerimonia venne interamente pagata dal comune di Brescia alle famiglie delle vittime e vide la partecipazione popolare di circa 500.000 persone.

Indagini e processi

Negli anni a seguire, a partire dal 1979, ci furono vari indagini, processi e depistaggi.

Il 20 maggio 2017 la Corte di Cassazione conferma in via definitiva la condanna all’ergastolo inflitta a Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte.

Maurizio Tramonte, membro dell’Ordine Nuovo e informatore dei servizi segreti italiani con l’alias “Tritone”, dopo la condanna cercò rifugio in Portogallo, ma è stato estradato in Italia.

Tramonte, unico condannato ad essere ancora in vita, nel 2020 insieme ai suoi legali hanno depositato innanzi la Corte di Appello di Venezia la richiesta di revisione della sentenza di condanna all’ergastolo riferendo che il ragazzo raffigurato in una foto scattata nel giorno dell’attentato, unica prova della colpevolezza, non fosse lui.

28 maggio: Il giorno della memoria

“Siamo testimoni non perché c’eravamo, ma perché continuiamo ad esserci” è il titolo del programma delle iniziative per il 47° anniversario della strage di Piazza della Loggia.

In memoria dell’accaduto, come ogni anno, ci saranno molte iniziate per ricordare le vittime dell’attentato nella Casa della Memoria di Brescia.

Associazione che si occupa di conservare le testimonianze di quel tragico giorno.

Categories: Cronaca
Tags: Attentato
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